Ad una settimana dalla fine dell’Innovation Week di Edison e dell’assegnazione del premio Edison Pulse, si continua a parlare di Innovazione e Sostenibilità.
Al centro del dibattito sulle possibili vie di sviluppo per il nostro paese deve esserci ovviamente il tema della Sharing Economy. Questa politica è una forma di consumo consapevole improntata sul riuso e sulla condivisione piuttosto che sull’acquisto ex novo.
La Sharing sta aprendo nuove opportunità di sviluppo e crescita economica, ma necessita di un cambio di mentalità profondo e consapevole.
Come ha evidenziato Ivana Pais, docente di Sociologia nella Facoltà di Economia dell’Università Cattolica di Milano, le politiche di sharing sono sempre più diffuse e adottate nel nostro paese, anche se rispetto alla media europea siamo ancora focalizzati sulla comodità personale. L’Italia è un paese che potrebbe sfruttare maggiormente le politiche di condivisione, la nostra è una società che dovrebbe superare la naturale e innata diffidenza rispetto a queste pratiche. Il problema infatti è che spesso non ci fidiamo degli altri e preferiamo muoverci in modo autonomo. In realtà le piattaforme che promuovo la sharing stanno già costruendo un sistema di fiducia reciproca.
Le start up che si basano sulla condivisione, rispondono a nuovi bisogni dei consumatori, tra cui ad esempio la crescente necessità di rendere più interattivo lo spazio lavorativo ed abbattere le spese per gli spostamenti. Il vero potenziale scaturisce nelle partnership, nella collaborazione e nella condivisione. I consumi collaborativi rappresentano una risposta alla crisi economica che stiamo vivendo. Questo nuovo panorama non soppianterà l’economia tradizionale, ma proporrà metodi di consumo alternativo che potranno portare reali benefici economici e di interazione sociale importanti e innovativi.
Per tutti questi motivi noi siamo convinte che il nostro carpooling di comunità debba trovare il giusto spazio in una realtà ormai pronta per attuare un profondo e vantaggioso cambiamento.