In questi giorni si è tornati a parlare del livello delle polveri sottili e del loro impatto su salute e ambiente, ma vediamo di capire meglio di cosa si tratta. Le pm10 (Particulate matter) sono un tipo di materiale presente nell’atmosfera sotto forma di microscopiche particelle. Queste particelle sono composte da polveri, fumi o minuscole goccioline. Queste polveri si formano a causa di processi di combustioni, ad esempio a causa delle emissioni degli impianti industriali, ma possono anche avere cause naturali, come i fumi emessi durante gli incendi boschivi o quelli causati dalle eruzioni vulcaniche. Queste polveri però hanno un forte impatto sulla salute dell’uomo: le pm10 possono aumentare disturbi di respirazione come l’asma o infezioni cardio-polmonari, inoltre causano maggior numero di bronchiti nel periodo invernale. Possono intaccare la cavità orale o nasale, ma anche la trachea, e addirittura il particolato più fine riesce a penetrare nel nostro organismo arrivando fino ai nostri bronchi. La IAR (International Agency for Research on Cancer) ha classificato gli agenti inquinanti atmosferici tra i peggiori agenti cancerogeni in circolazione. Fortunatamente la recente “Valutazione Integrata dell’Impatto dell’Inquinamento atmosferico sull’Ambiente e sulla Salute in Italia” stipulata a giugno dello scorso anno, ha evidenziato che i decessi dovuti all’esposizione del PM sono diminuiti dal 2005 ad oggi, grazie anche alle varie misure di limitazione del traffico e regolazione delle emissioni messe in pratica. Si tratta ancora tuttavia del 7% dei decessi per cause non-accidentali e il 65% di questi è concentrato al nord Italia. Le limitazioni del traffico e le regolamentazioni sulle emissioni hanno momentaneamente limitato il danno, ma il problema rimane ed occorre trovare una soluzione radicale che possa risolverlo. Si tratta di ideare politiche che possano tutelare il nostro ambiente e la nostra salute, procedimento non troppo facile, ma assolutamente necessario.
(fonte http://www.scientificast.it/2015/12/29/che-cose-il-pm10-e-perche-dobbiamo-preoccuparcene/)