Ogni giorno 1.8 milioni di pendolari in Italia si recano al lavoro in auto. Di questi, solo uno su tre viaggia con almeno un compagno. Questo significa che quotidianamente vengono sprecati in media 3 posti passeggero per auto, che contribuiscono alla congestione stradale, all’occupazione di parcheggi e all’inquinamento atmosferico. E se si pensa che per il 90% della loro vita utile le automobili rimangono parcheggiate, le cifre iniziano a far pensare. Inoltre gli ultimi studi sulle previsioni demografiche condotti dalle Nazioni Unite, prospettano che entro il 2050, il 70% della popolazione mondiale vivrà in aree urbane.
Insomma, i numeri parlano chiaro: la questione della mobilità urbana si fa centrale, e la ricerca di nuove forme innovative e sostenibili è diventata ormai necessaria e al primo posto nell’agenda mondiale.
Tra la ricerca di soluzioni tecnologiche per la riduzione delle emissioni inquinanti e le politiche di incentivo verso forme di mobilità più sostenibili, si inseriscono anche una serie di iniziative dal basso che cavalcano l’onda della sharing economy, nuovo paradigma dell’economia che si basa sulla condivisione delle risorse non utilizzate.
È proprio da quest’idea che nasce infatti UP2GO, start-up che promuove il carpooling di breve distanza tra membri di una stessa comunità (azienda, ente, associazione…) grazie all’utilizzo di un’app dinamica e intuitiva. UP2GO rende facile e istantaneo lo sfruttamento dei posti passeggero vuoti, permettendo a persone che percorrono lo stesso tragitto di accordarsi in tempo reale e condividere passaggi in modo veloce, sicuro e piacevole. Alla base c’è la logica dell’ormai celebre BlaBlaCar; ma la sua particolarità è che si rivolge ad aziende e comunità quali scuole ed enti pubblici, che rappresentano i maggiori produttori di traffico quotidiano e urbano di breve distanza.
La missione di UP2GO è infatti cambiare il paradigma della mobilità urbana quotidiana rendendolo sostenibile e promuovendo la condivisione dell’auto nel tragitto casa-lavoro. L’app garantisce un elevato livello di sicurezza poiché possono chiedere/ricevere passaggi soltanto i membri della stessa comunità; è incentivante perché riconosce i più virtuosi con un sistema di crediti e premi; è inoltre amica dell’ambiente perché tiene sempre traccia di quanta CO2 è stata risparmiata grazie al viaggio condiviso.